Allora, adesso si lamentano tutti per il pacchetto elettorale proposto da Renzi. Io, che, sgomberando il campo da ogni possibile sospetto, non ho mai votato PD, trovo al contrario la legge perfettibile ma ad ogni modo adeguata ad una democrazia moderna.
Intanto è un modello a possibile doppio turno. Ovvero se qualcuno non raggiunge una certa soglia percentuale di voti (da solo o in coalizione con sbarramenti che forse potrebbero essere più bassi ma non sono un enorme problema come lo si vuole far passare) si passa ad un turno successivo dove si sceglie tra i primi due. Più o meno come la legge elettorale dei sindaci solo che il ballottaggio non ha come limite il 50% delle preferenze ma il 35. Tutto ciò ha una logica che risiede nel fatto che mai un partito nella storia repubblicana abbia preso il 50 % dei voti, pertanto sarebbe stata una forzatura e non si sarebbe mai verificato il caso della elezione diretta ma si sarebbe andati regolarmente al ballottaggio (faccio notare come in francia se non erro vadano al secondo turno i partiti che abbiano preso il 15%). Questo, volenti o nolenti, è un rafforzamento del principio democratico: si obbliga l'elettore a scegliere A o B. E A o B saranno legittimati pienamente a governare.
Discorso preferenze: una *******ta pazzesca che dimostra come gli italiani abbiano memoria corta. Le preferenze sono state abolite con il referendum del 91 proprio perchè causa di malaffare e di controllo del voto di scambio. Comunque i candidati al parlamento li mettono le segreterie di partito, con o senza preferenze. Il minilistino bloccato o la preferenza singola o multipla sono, negli effetti, la stessa cosa. Altra cosa sarebbe stata proporre delle primarie obbligatorie ( che il PD comunque fa) ma non è questo il caso.
Questa legge quindi, magari non sarà perfetta, ma dovrebbe (e uso volontariamente il condizionale), anche a seguito dell'abolizione del senato elettivo e del bicameralismo perfetto, consentire ad una coalizione di governare per 5 anni in modo stabile. Stabile vuol dire poter intervenire incisivamente sui problemi atavici della nostra repubblica, avere il beneplacito dei mercati e dell'Europa (perchè dobbiamo fare i conti anche con loro, nonostante l'antieuropeismo di molti) e smetterla finalmente con i provvedimenti con il bilancino per non scontentare quello o quell'altro partito con 20 esponenti che ti fa cadere il governo perchè non d'accordo.
A scegliere chi deve governare dobbiamo quindi essere noi, perchè non bisogna dimenticare che a votare ci andiamo sempre e solo noi. Io ci sono sempre andato e non ho saltato nemmeno una votazione e voi? Poi vinca chi vinca, e alle elezioni successive si tirano le somme. La bacchetta magica non ce l'ha nessuno. Sperare che un governo che si insedia possa risolvere in un sol colpo tutti i problemi è utopia. E' utopia perchè ogni provvedimento, essendo tarato sulla lunga durata, sortisce i propri effetti solo dopo molti e molti anni. I provvedimenti che cambiano "subito" qualcosa sono di solito palliativi che svaniscono nell'arco di una stagione e lasciano una scia di problemi ancora più grossi di quelli che avrebbero dovuto risolvere....