AC Milan 1985-2015: back to the (inglorious) future.

Il Re dell'Est

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Questo è un racconto di fantasia. Ogni riferimento a persone o cose è puramente casuale.

Siamo nel 21 ottobre 1985 ed un Milan in piena crisi finanziaria cerca un cambio di rotta con una nuova proprietà. La squadra non è granché e chiuderà al 7° posto. Così due tifosi milanisti, Marty McFly e lo scienziato Emmett Brown decidono di organizzare un viaggio nel tempo per vedere cosa sarebbe successo 30 anni dopo. Hanno grandissime aspettative ma non appena atterrano nei boschi di milanello, vedono che un ragazzo di colore è seduto su una panchina a fumare una sigaretta.
"Sarà un giardiniere..." pensano, anche se notano che veste una divisa che dovrebbe essere quella di allenamento.
Straniti dall'accaduto, ma con una grande eccitazione, proseguono incuriositi per vedere se la loro squadra del cuore ha tra le sue fila qualche campione... "Che dici Doc? Abbiamo lasciato una squadra che vantava un grande capitano come Baresi, un giovane talento come Maldini, e certezze di buon livello come Tassotti, Galli, Evani, Wilkins, Virdis... ma non erano sufficienti per arrivare in vetta. Sono sicuro che qui troveremo quello che ci mancava!".
E così, col cuore gonfio di speranza, Marty ed Emmett assistono furtivamente ad un allenamento. Ma dopo qualche minuto non credono ai loro occhi. "Siamo sicuri di essere a milanello?", sembrano domandarsi guardandosi a vicenda.
La partitella a cui hanno assistito è stato un festival degli orrori: passaggi sbagliati, giocatori svogliati, poca grinta. E l'allenatore, con un strano accento slavo, che ne urla di tutti i colori. Molti giocatori, dopo quelle grida, sembrano perdere ulteriormente forza ed energie. "Grande Giove!", esclama Doc dopo aver visto in difesa un tipo biondo, ben piazzato, che spara la palla in mezzo ai boschi circostanti. A quel punto Marty, che non si rassegna, afferma: "Dai Doc, probabilmente siamo capitati nel momento sbagliato, questa dev'essere la squadra di riserva! Figurati se dopo 30 anni possiamo mai ritrovarci in queste condizioni. Andiamo a vederci la partita domenica e vedrai che le cose cambieranno".
Così i due tifosi rossoneri abbandonano il centro sportivo milanello. Nel frattempo, incuriositi dal verificare l'andamento della squadra negli anni passati, acquistano una copia del "grande almanacco sportivo". E stentano a credere ai loro occhi. "Doc, guarda! Non posso crederci! Ce ne siamo andati e la squadra è stata acquistata da un imprenditore lombardo. E che risultati! Coppe Campioni, scudetti... grandi fuoriclasse. Che ti dicevo? Quella doveva essere per forza la squadra di riserva". A quel punto Doc prende in mano l'almanacco e nota che nell'ultima stagione il Milan è arrivato 10°. "Marty, sei sicuro che le cose vadano ancora bene? Quell'imprenditore oggi ha 80 anni e anche la dirigenza sembra stagionata. Siamo sicuri di aver scelto il periodo giusto?". "Doc, sei il solito disfattista. Non pensarci troppo e guardiamo la partita domenica, poi ne riparliamo".

I due tifosi, felicissimi di notare che il Milan gioca ancora a San Siro, stadio costruito da un milanista e tempio di numerosi successi passati, si siedono in curva incuriositi di vedere cosa sia cambiato in 30 anni.
Doc nota subito che manca il principale gruppo di riferimento degli ultras, la famosa Fossa dei Leoni. "Mi scusi - chiede con deferenza ad un tifoso lì vicino - ma dov'è la Fossa dei Leoni?". Quel tifoso lo guarda storto e gli risponde in dialetto lombardo: "Ma ci fate o ci siete? Oggi esiste la Curva Sud, la Fossa è morta da 10 anni". Doc e Marty rimangono sbigottiti, non possono credere alle loro orecchie. Così cercano di concentrarsi sulla partita, ma quello che guardano è anche peggio di ciò che hanno appena sentito: la squadra gioca male, è impaurita e in campo non si vede nessun fuoriclasse.
"Doc - afferma Marty - mi sa che quei giocatori che abbiamo visto a milanello erano i titolari...". Lo scienziato non ha neanche la forza di rispondere, ma poi, preso da un rigurgito di orgoglio afferma: "Ma com'è possibile che dopo 30 anni siamo arrivati a questo punto? Il nostro Milan del 1985 non era certo uno squadrone, ma era composto da giocatori di carattere, avevamo dei punti fermi e una bandiera come Baresi. Eravamo umili ma orgogliosi. Oggi non c'è praticamente nulla di tutto ciò. Che fine ha fatto il nostro Milan?". Un tifoso lì vicino ascolta questo discorso e afferma: "Ma vivete sulla luna? Sta per arrivare il thailandese! Con lui le cose forse torneranno come prima".
La partita nel frattempo termina con una brutta sconfitta, così Marty e Doc escono dallo stadio senza forze, praticamente istupiditi dalle batoste ricevute guardando la squadra e ascoltando le vicende che la coinvolgono.
Marty osserva sconsolato San Siro e si rivolge a Doc: "Ci siamo catapultati in un incubo. Non avrei mai immaginato di trovare una situazione simile. Il nostro Milan non esiste più, non c'è una proprietà capace di risollevarlo e non abbiamo giocatori di cui andare fieri. Non invidio affatto la gente di quest'epoca... anzi, ne ho abbastanza. Doc, andiamocene subito! Torniamo nel 1985 e viviamo tutti quei bei momenti che abbiamo letto nel grande almanacco".
A quel punto Doc ferma Marty, rivolgendogli uno sguardo severo: "Sei sicuro che non commetteremo lo stesso sbaglio fatto venendo qui, nel 2015? Hai sentito che sta per arrivare quel thailandese? E se i prossimi anni torneranno ad essere gloriosi? Perderemo l'occasione di viverli in prima persona".
Tuttavia Marty non ne vuole sapere. "Doc - afferma il giovane tifoso - il nostro Milan partiva da una base solida. L'imprenditore lombardo ha potuto innestare campioni su una base tutto sommato molto buona. Questo thailandese che io sappia non è un santo e qui ci vuole un miracolo lungo diversi anni. Sarà un processo faticoso perché si riparte dalle macerie. Ma poi mi chiedo: per quale motivo ci hanno ridotto così? Non potevano farsi da parte prima e lasciare un bel ricordo dei grandi successi?". Doc guarda Marty con tenerezza. "Tu sei un giovane idealista, ma nel business non c'è spazio per i sentimentalismi. E soprattutto, ricorda, il potere logora soltanto chi non ce l'ha. E il Milan negli anni è diventato una macchina di potere e visibilità. Il successo ottenuto negli anni ha letteralmente ubriacato i suoi stessi artefici. D'altronde siamo l'unica società che ha la stessa proprietà e stessi dirigenti da 30 anni a questa parte. Per questo motivo ti chiedo: dopo quello che hai visto, avresti ancora la forza di gioire di quei successi? Non sei incuriosito di scoprire se riusciremo a porre fine all'attuale tirannia e tornare nel monte Olimpo?".
Marty rimane assorto nei suoi pensieri ma dopo qualche minuto afferma: "Doc, hai ragione! Usiamo la Delorean per andare nel 2030 e scopriamo se le cose sono cambiate!". Lo scienziato inarca le folte sopracciglia: "Grande Giove! E se rischiassimo di trovare una situazione peggiore di questa?". "Doc, non abbiamo nulla da perdere. Incrociamo le dita e... Forza Milan!".

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Fedeshi

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Bellissima,semplicemente perfetta,sempre e comunque forza Milan.
 

de sica

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Complimenti per la fantasia e per il testo, ben redatto! ho anche immaginato le voci dei protagonisti del film, e ci stavano a pennello :)
 

Angstgegner

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Complimenti davvero per l'inventiva :muhahah:
Se Doc e Marty fossero milanisti penserebbero di essere finiti nel 2015 sbagliato :fuma:
 
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