Il capitano del Milan, Ignazio Abate, si è concesso ad una lunga intervista ai microfoni di Sky Sport, di seguito un estratto.
Sulla squadra: "Nessuno dava un centesimo a questa squadra, ce ne hanno dette di cotte e di crude, siamo stati sottovalutati da molti ma io ho sempre creduto nei miei compagni. I nostri sono giocatori di qualità, ma soprattutto uomini veri, uomini con valori. Il nostro è un senso di appartenenza che ho visto solo in poche altre squadre, il gruppo italiano è molto unito."
Sull'inizio positivo di stagione: "Non vogliamo porci limiti, noi pensiamo partita dopo partita. A inizio stagione ci davano dietro a molte altre squadre, ma ora siamo lì, secondi in classifica. Dipende solo da noi quello che faremo."
Sul mister: "Mi piace molto, e lo stimo ancor di più. Quello che preferisco di lui? Ha capito come coinvolgere tutto il gruppo, ci isola, e pensiamo solo a noi stessi. Ci dice di liberare la testa, di pensare sempre e solo in positivo, e così è più facile per tutti, anche per i giovani che stanno crescendo ogni giorno a vista d'occhio."
Sul futuro: "Come non eravamo da retrocessione prima, non siamo da scudetto adesso. Ci vuole grande equilibrio, vediamo a fine girone d'andata dove saremo, solo allora tireremo qualche somma."
Sulla sfida alla Juve: "Affrontiamo i più forti, è un banco di prova importante per noi, per capire fino a dove siamo cresciuti. La finale di Coppa Italia brucia ancora a tanti di noi, meritavamo qualcosa in più quella sera. Ma ci rifaremo nelle prossime sfide, già a partire da quella di sabato sera."
Su San Siro: "Giocare davanti a 80mila tifosi rossoneri sarà bellissimo. Ci daranno una mano molto importante, sono la nostra arma in più per battere la Juve."