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Mercato intelligente fa rima con demente, attributo che ben si addice alla persona che ormai è il tuttologo del Milan. Lui gestisce i conti, lui fa il mercato, lui sceglie i giocatori, lui se la canta e se la suona come vuole, senza che nessuno mai si prenda la briga (dall'alto) di tirargli le orecchie per il modo in cui dirige la società.
Comunque concordo con te sul fatto che qualcuno dovrebbe prendere in seria considerazione la cessione della società, riducendo un po' le pretese. Oggi come oggi il Milan vale intorno ai 500 milioni di euro e chiedere di più, con questa rosa oscena, sarebbe un furto.
Il discorso sulla riconoscenza è corretto, ma non può valere in eterno perché qui è dal 2006 che si naviga a vista senza alcuna prospettiva di miglioramento: non c'è stato un progresso per quanto riguarda uno stadio di proprietà, gli aumenti di fatturato che ci sono stati servono per ridurre le perdite di bilancio, abbiamo ridotto notevolmente gli stipendi sacrificando in questi anni giocatori del calibro di Shevchenko, Ibrahimovic, Kakà, Thiago Silva e tutti i senatori andati via a parametro zero che pesavano molto in termini di ingaggio. Nonostante tutto questo, siamo ancora con bilancio in rosso anche se di poco e impossibilitati a operare sul mercato, persino per operazioni modeste come Honda.
Mi pare che siamo andati molto oltre la soglia di ciò che si può sopportare: il Milan fattura più di tutti in Italia e per questo DEVE fare mercato almeno al livello delle altre (Juventus in primis). Se non è possibile, allora Berlusconi deve vendere. Deve, punto.
